Il consumo regolare di pesce, in particolare di pesce azzurro e di pesce magro, è importante sia durante la gravidanza per il corretto sviluppo del feto, sia durante il periodo dello svezzamento, dai sei mesi in poi. Fino all’età di un anno il regolare consumo di pesce nel bambino, è anche associato a un rischio ridotto di malattie allergiche come rinite allergica, asma ed eczema, e di sensibilizzazione agli allergeni alimentari e atmosferici nei successivi quattro/sei anni di età nei bambini.
Visti gli studi a supporto del basso rischio derivante dall’esposizione al mercurio o da reazioni allergiche con un regolare consumo di adeguate tipologie di pesce, gli esperti di alimentazione pediatrica propongono di concentrarsi maggiormente sui benefici derivanti dai nutrienti forniti dal pesce.
Il pesce è infatti una ricca fonte di proteine di elevata qualità e di acidi grassi omega-3 che insieme a ferro, iodio (spesso carente nella popolazione mondiale) e colina, una vitamina simile a quelle del gruppo B, sono tra i nutrienti chiave necessari per il corretto sviluppo cerebrale.
Il pesce è anche fonte importante di selenio, zinco e altri minerali necessari alla crescita del feto. Il ferro e lo zinco supportano anche il sistema immunitario e la colina lo sviluppo del midollo spinale del feto.
Il pesce contiene anche vitamine del gruppo B, come la vitamina B3 e la vitamina B12 ed il pesce grasso fornisce vitamine liposolubili quali vitamina A e vitamina D.
Falsi miti sul pesce durante lo svezzamento
Le mamme, nel periodo dello svezzamento dei propri figli, a causa dei rischi legati alla sicurezza alimentare e alla contaminazione da metalli pesanti, potrebbero mettere in dubbio la necessità di includere il pesce, preferendo l’introduzione di altre fonti proteiche.
In realtà, la letteratura scientifica moderna non suggerisce un ordine prestabilito di introduzione degli alimenti, quindi, è bene pensare di offrire il pesce ai più piccoli a partire dai 6 mesi, in aggiunta al latte materno o in formula.
Il principale fattore che sembrerebbe limitare il consumo di pesce durante lo svezzamento è legato al suo potenziale contenuto di mercurio (presente sottoforma di metilmercurio) il cui accumulo nell’organismo può esser dannoso per il sistema nervoso e per lo sviluppo neuro-cognitivo. Tuttavia, le evidenze scientifiche pubblicate dal 2004 ad oggi, così come le valutazioni della Food and Drug Administration (FDA), dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), indicano che affinché l’esposizione al metilmercurio diventi dannosa sarebbe necessario un quantitativo di pesce superiore a quello che la maggior parte delle persone consuma.
L’introduzione di alimenti allergenici, compreso il pesce, durante lo svezzamento è stata studiata nella prevenzione primaria delle allergie alimentari. Indagini recenti hanno evidenziato che le proprietà immunoregolatorie e antinfiammatorie degli alimenti allergenici possono consentirne la tolleranza se introdotti precocemente nei neonati, sia a basso che ad alto rischio.
Guida all’alimentazione sana dei più piccoli con il pesce
- Variare il più possibile la scelta degli alimenti: durante lo svezzamento, il presupposto fondamentale per un’alimentazione sana ed equilibrata è che nessun alimento può essere considerato “completo”. Dal momento che nessun alimento contiene tutti i nutrienti nelle quantità necessarie per coprire i fabbisogni dei più piccoli, è opportuno alternare gli alimenti fonti di proteine, includendo il pesce.
- Evitare il consumo di pesce crudo, prestare attenzione alla presenza di eventuali lische
- Preferire sempre pesce di piccola taglia. Poiché abbiamo sottolineato come sia possibile beneficiare del consumo dei prodotti della pesca in modo sicuro durante lo svezzamento, è opportuno raccomandare alle mamme di inserire gradualmente il pesce una volta a settimana preferendo le tipologie che le linee guida classificano come migliori scelte, tra le quali si annoverano il pesce azzurro (sardina, acciuga, spatola, ecc.), salmone, trota, merluzzo, palombo, coda di rospo, orata e branzino.
- Prestare attenzione alla freschezza, alla qualità del prodotto: è bene preferire il pesce surgelato fresco di buona qualità, che sia ben cotto evitando il consumo di pesci crudi o poco cotti e affumicati in quanto rappresentano un potenziale rischio per contaminazioni batteriche o virali di vario genere (Norovirus, Virus dell’Epatite A, Listeria monocytogenes, Campylobacter, Salmonella ed Escherichia Coli).
- Evitare le cross-contaminazioni: è necessario prestare attenzione alle cross-contaminazioni che possono avvenire fra pesce fresco crudo o frutti di mare crudi ed altri alimenti pronti per il consumo, oltre che alle cross-contaminazioni che possono avvenire fra il pesce crudo e gli utensili o le superfici di lavoro.
- Scegliere le cotture più sane: i metodi di cottura da preferire durante lo svezzamento sono la cottura al vapore, la bollitura, la cottura in padella o in forno, grazie alle quali sarà possibile preparare piatti a base di pesce e verdure fresche di stagione, strategia vincente per nutrire adeguatamente il piccolo e farlo crescere apprezzando tanti diversi sapori!